venerdì 28 marzo 2008

Doni: per lo scudetto lotta aperta fino alla fine


Il passaggio di Doni alla AS Roma nell’estate del 2005 passò quasi inosservato. Tuttavia, dopo aver esordito a ottobre di quell’anno nel derby contro la S.S. Lazio, il portiere brasiliano si è ritagliato uno spazio importante con i giallorossi. Doni pagò 18.000 euro di tasca sua per riscattare il cartellino dal EC Juventude e poter firmare con la Roma. Soldi ben spesi. Doni, 28 anni, è unanimemente considerato uno dei migliori portieri del campionato italiano ed è un pilastro della Roma, ancora in corsa su tre fronti. I giallorossi non hanno lasciato scappare la capolista FC Internazionale Milano in campionato, sono in semifinale di Coppa Italia e giocheranno anche quest’anno i quarti di finale di UEFA Champions League. È vero, ha subito sette gol lo scorso anno ad Old Trafford nei quarti, ma come ha spiegato nell’intervista con i lettori di uefa.com, quello è un risultato che non si ripeterà.

I tifosi della Roma sono molto calorosi. L’ambiente dello Stadio Olimpico ti ricorda quello degli stadi brasiliani? Quando sei arrivato a Roma: ti ha aiutato oppure ne eri spaventato?
Francesco, Roma, Italia

I tifosi della Roma sono molto simili a quelli di Corinthians e Flamengo, che vantano due fra le maggiori e più calde tifoserie. Avendo giocato nel Corinthians so cosa significa: non ero affatto spaventato. In Italia soltanto i tifosi del Napoli trasmettono la passione di quelli della Roma. Queste due tifoserie sono molto diverse da quelle, per esempio, di Milano. Giocare sul nostro campo è difficile per gli avversari: c’è molto rumore e pressione.

Il Brasile è da sempre sinonimo di grandi attaccanti. Come mai hai scelto di diventare portiere?
Laura, Milano, Italia

Volevo fare il portiere fin da bambino. A scuola, a futsal, giocavo in porta. Una volta ho provato a giocare in un altro ruolo, ma i compagni mi hanno subito rispedito in porta!

La Roma vincerà la Champions league?
Dominic Hehle, Austria

Possiamo farcela, ma è bene essere cauti e procedere per gradi. Proviamo a battere il nostro prossimo avversario. E poi pensiamo alla semifinale.

L’Inter ha un buon vantaggio sulla Roma in campionato: i giochi sono fatti?
Julien Marcantonio, Francia
C’è stato un momento in cui i punti di distacco erano undici e l’Inter giocava benissimo. Il discorso sembrava chiuso. Poi l’Inter è uscita dalla Champions League e attualmente attraversa un momento negativo. Abbiamo ridotto le distanze e stiamo giocando molto bene. Credo che la lotta sarà aperta fino all’ultimo.

Quando hai visto il Real Madrid come avversario negli ottavi di UEFA Champions League, speravi di passare il turno?
Julio

Sapevamo che sarebbe stato un avversario molto difficile. Ma eravamo anche contenti di affrontarlo, per il suo stile di gioco simile al nostro: giocano al calcio e lasciano spazi. Questo si è rivelato molto positivo per noi. Comunque eravamo ottimisti, sì.

La Roma ha dominato il ritorno contro il Real Madrid. Come avete fatto a giocare la partita perfetta?
Paula
È vero, tatticamente siamo stati quasi perfetti. Ci sono stati due fattori decisivi. In primo luogo, la pressione era dalla loro parte. Dovevano recuperare il risultato dell’andata e avevano troppa fretta di farlo. Ci hanno concesso spazi e la nostra squadra è letale nelle ripartenze. In secondo luogo, giochiamo insieme da tre anni: la maggiore esperienza ha fatto la differenza.

Cosa hai provato a giocare in porta nel famoso 7-1 contro il Manchester United, e quanto hai faticato per mettertelo alle spalle?
Türkan Ilhan, Nogent-sur-Seine, Aube, Francia

E’ stato difficile. Ci sono volute alcune settimane per riprenderci. Nessuno poteva immaginarsi un punteggio simile. Ci sentivamo umiliati. Guardando indietro, vedo i lati positivi di quella sconfitta. Abbiamo imparato molto. Sono sicuro che potremmo rigiocare per 100 anni quella partita senza ripetere quel risultato.

Sei vicino al rinnovo del contratto?
Elias Alkhori

Ne stiamo discutendo. Non penso sarà un problema allungarlo.

Hai degli idoli o dei modelli nel tuo ruolo? Che tipo è Totti?
Lukas Zumoberhaus, Svizzera
Da giovane mi piaceva Claudio Taffarel. È stato un idolo per la mia generazione. Tuttavia, abbiamo stili diversi. Taffarel era più basso e più reattivo. Ho giocato insieme a Dida al Corinthians e ho imparato molto da lui: ci assomigliamo anche fisicamente. Di Francesco Totti posso parlarne soltanto bene. È un ragazzo rilassato, scherza con tutti ed è un ottimo compagno di squadra. Qualcuno dice che è fonte di problemi per il gruppo, ma non è così. Tenuto conto che in Italia è un vero e proprio mito, è una persona sincera e umile.

In cosa l’Inter è superiore alla Roma?
Shaban Bruti
L’Inter ha ricambi per ogni ruolo. Può schierare due formazioni titolari di altissimo livello. L’altro giorno Luis Figo era in panchina. E Adriano è andato in prestito in Brasile… Possono permettersi queste cose. Noi no.

Cosa serve alla Roma per spezzare in Italia il dominio delle tre grandi?
Brian Miloscia, New Jersey, USA

Questa domanda si ricollega a quella precedente. Alla Roma non manca niente in termini di talenti e strutture, ma le serve un gruppo più ampio. Ma ci stiamo arrivando. Lo scorso anno se avevamo un infortunato in panchina andava un primavera. Quest’anno non succede.

Pensi che alla Roma serva un centravanti?
T
obias Andersson, Svezia
Penso di no. L’allenatore ha scelto di giocare con Totti unica punta e finora ha funzionato benissimo. Siamo così abituati a questo modulo che non sentiamo la mancanza di un centravanti. Se ne avessimo uno, non toccherebbe neanche un pallone.

Cosa preferiresti vincere: la UEFA Champions League o il campionato?
Franco Nicolino, Argentina
Domanda difficile. Vorrei vincere entrambe le cose! Ma devo dire che la Champions League è davvero speciale, più importante del campionato. Anzi, è il torneo per club più importante del mondo.

Chi è il compagno di squadra che ammiri di più e perché?
Antonio, Cina

Ammiro moltissimo Daniele de Rossi. È giovane, forte, completo e una bellissima persona. È un vero uomo spogliatoio: sempre sorridente e con il morale alto. Merita tuto il successo che sta avendo.

Chi è il tuo migliore amico a Roma?
Fahad, Svezia

Sono buon amico di tutti i brasiliani. Preferisco non fare nomi per evitare musi lunghi!

Se potessi scegliere un giocatore per la Roma, chi sceglieresti?
Alexander, Svezia
Sceglierei Kaká. Sta giocando in modo straordinario e si adatterebbe a qualsiasi squadra del mondo.

Riesci a vederti un giorno con un’altra maglia? Cos’ha la Roma che spinge i giocatori a restare?
Giuliano Stachetti Ducceschi, Serra Negra, SP, Brasile
No, non mi immagino in un’altra squadra. A Roma sto davvero benissimo. Sono vicino a firmare il rinnovo. Mi piacerebbe finire la mia carriera con la Roma. Vorrei restare qui per almeno altri sette anni. Mi sono conquistato il posto in squadra e non voglio lasciarlo. I tifosi sono splendidi, la società apprezza i giocatori brasiliani, la città è magnifica, il clima è mite, vivo a due passi dal mare, e il cibo è squisito! Non riesco a pensare a un solo difetto.

È vero che quando Cicinho ha deciso di lasciare il Real Madrid lo hai convinto tu a trasferirsi a Roma?
Andrea, Roma, Italia

No, non è andata proprio così. Io e Cicinho siamo amici dai tempi delle giovanili del Botafogo de Ribeirão Preto. Ha iniziato a farmi domande sulla Roma e gli ho detto com’era il club, la città, e la vita quotidiana qui. Ho dipinto un quadro molto positivo e posso averlo influenzato, sì. Ma non aveva bisogno di qualcuno che lo convincesse!

da it.uefa.com

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