sabato 29 marzo 2008

Cagliari-Roma 1-1: La legge del Sant'Elia è ancora tabù per i giallorossi



Grande avvio dei sardi. Roma generosa, bella e sprecona.


Stadio gremito il Sant’Elia, alla luce dei tre punti restituiti agli isolani e dell’arrivo della seconda in classifica che si gioca i rimanenti sogni scudetto. I numeri dicono Cagliari, i giallorossi in Sardegna non fanno bottino pieno dal '95 e sbarcano sull’isola con delle assenze pesantissime: squalificati De Rossi, Perrotta e Vucinic, mentre il capitano Totti è a mezzo servizio. Tra i rossoblù pesa l’assenza del “romanista”, ma ormai cagliaritano d’adozione, Daniele Conti.

Il Cagliari parte fortissimo, Fini da posizione leggermente defilata da dentro l’area batte al volo su uno spiovente ed è provvidenziale l’intervento di Tonetto che si oppone col corpo. Dopo 2 minuti i rossoblù battono già il secondo corner ed è subito rete: sul tiro dalla bandierina calciato da Foggia è decisivo il tocco maldestro del difensore giallorosso Ferrari che manda la sfera ad insaccarsi lentamente nell’angolino alla destra di Doni.

Al 5’ la Roma si affaccia nella metà campo rossoblù, senza per altro impensierire Storari. Sull’azione di rimessa il Cagliari è nuovamente molto pericoloso: Foggia è pronto a bucare Doni mentre Ferrari stavolta rinviene miracolosamente in scivolata.La Roma è in bambola, gli isolani sembrano indiavolati e nuovamente Foggia si trova ai sedici metri col solo Doni di fronte, ma fallisce malamente il pallonetto del raddoppio.Grave nella circostanza l’errore di Cicinho che non è salito in tempo per il fuorigioco. Ritmi infernali al Sant’Elia, Giuly al 10’ cerca il gol da antologia dai trenta metri, è attento Storari che si rifugia in corner tuffandosi alla sua sinistra.

Sembrano pesare parecchio le assenze di De Rossi e Perrotta per la Roma, manca il filtro sulla mediana e la squadra di Spalletti è costretta a giocare con la linea difensiva alta ed il rischio di subire le sfuriate dei velocisti Foggia e Jeda. L'atmosfera nello stadio è bollente, sembra che un intera regione voglia spingere il Cagliari verso la salvezza.

Al 21’ splendida azione dei capitolini, tutta di prima, che porta Mancini a concludere al volo dall’area piccola, per fortuna dei rossoblù completamente scoordinato. Passano due minuti ed è ancora il brasiliano che dal vertice dell’area fa partire un gran destro a filo d’erba che va ad incocciare l'esterno del palo per poi spegnersi sul fondo. Gioca bene ora la Roma dando l’idea di essersi svegliata dal torpore dei primi 20 minuti. Alla mezz’ora, dopo un’azione insistita, è ancora Storari a negare il pareggio a Giuly dando inizio ad una sorta di sfida personale col francese. Dopo un minuto è Canini che su corner colpisce di testa sul primo palo anticipando Brighi, il pallone sibila sull'esterno della rete a Doni battuto. Roma palesemente in affanno sui calci piazzati.

I giallorossi fanno decisamente la partita ora e Ferrari al 41’ quasi si fa perdonare l’autorete sfiorando il pareggio in tuffo su angolo di Totti. Un Totti un po’ in ombra, ma sempre pericoloso sui calci piazzati. Lupus in fabula, proprio lui al 45’ pareggia i conti proprio su punizione dai venticinque metri; un pareggio cercato a lungo dalla Roma e meritato: il pallone si insacca rasoterra nell’angolino basso alla destra di Storari che appare in ritardo, con l’aggravante di avere preso il goal sul suo palo. Cala così il sipario sul primo tempo assieme al gelo sul volto dei tifosi sardi.

La Roma inizia tutta in attacco la seconda frazione, ed i primi 8 minuti sono tutti giallorossi, intervallati da un bel contropiede orchestrato da Jeda. Bella ed elegante la manovra dei capitolini fatta dei soliti fraseggi veloci e del gran lavoro dei suoi laterali d’attacco e di difesa. Al 52’ è ancora un disastroso Ferrari, con la compartecipazione di Cassetti, a regalare una chance ai sardi con Acquafresca che defilatissimo all’altezza dell’area piccola impegna un attento Doni, che blocca la sfera in due tempi sul suo palo. Dieci minuti dopo pesante ammonizione per il cileno Pizarro che, diffidato, salterà il prossimo turno. Subito dopo, bella azione della Roma che sfiora il vantaggio ancora con il tascabile Giuly su splendido scarico all’indietro di Totti.

Ritmi inevitabilmente più "pacati" rispetto ad un "isterico" primo tempo: il Cagliari ha abbassato su indicazione di Ballardini il baricentro e la Roma sembra voler conservare un po’ di energie per un gran finale e per il mercoledì in frac col Manchester United.

Al 68’ Aquilani rileva un Brighi poco propositivo e rischia di segnare dopo una manciata di secondi dal suo ingresso in campo, sfiorando il secondo palo su splendido colpo di testa. Ancora il talento romano dopo pochi minuti imita Crespo e Boninsegna cercando il tap-in di tacco ma Storari è bravissimo e repinge coi piedi. La Roma è stanca ma vuole la vittoria a tutti i costi, la sfiora con Cicinho che spara alto su assist di Totti e proprio con quest'ultimo allo scadere quando Storari respinge alla grande con le gambe facendo gridare al gol i giallorossi. Alla fine è pareggio, la Roma forse meritava la vittoria ma col cuore del Cagliari in questo periodo sarà dura per tutti. Ora si aspetta l’Inter...

Michele Collu


IL TABELLINO

CAGLIARI-ROMA 1-1

MARCATORI: 2’ aut.Ferrari (R), 45’Totti (R)

CAGLIARI (4-3-1-2): Storari 7; Pisano 6; Lopez 6; Canini 5,5; Agostini 6; Fini 5,5; Cossu 5,5 (79’ Del Grosso s.v ); Parola 6,5; Foggia 6,5 (69’ Biondini 6); Jeda 6,5; Acquafresca 6 (80’ Matri s.v). All.Ballardini 6

ROMA (4-2-3-1): Doni 6; Cicinho 5,5; Mexes 6; Ferrari 4,5; Tonetto 6,5 (50’ Cassetti 6); Brighi 5,5 (68’ Aquilani 6,5); Giuly 6,5; Taddei 5,5 (79’ Esposito s.v ); Pizarro 6; Mancini 6,5; Totti 6,5. All. Spalletti 6

ARBITRO: Saccani

AMMONITI: Tonetto (R), Pizarro (R), Cicinho (R), Cassetti (R).
fonte goal.com

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