lunedì 31 marzo 2008

Per Vucinic arriva anche l'investitura di capitan Totti: «L'ho caricato, sarà la sua serata»


Non è da capitano buttarsi giù per un infortunio capitato nel momento sbagliato. Soprattutto se ti chiami Francesco Totti, e la cattiva sorte, dopo lo scherzetto di inizio 2006, hai imparato a domarla. Il Pupone lo sa, e prova a dare comunque il suo contributo per l'attesissima sfida dell'Olimpico con il Manchester. Suonando la carica, da vero capitano, appunto. Domani, con la sua assenza, la pressione sarà soprattutto sulle spalle di Mirko Vucinic, chiamato a sostituirlo nel cuore dell'attacco giallorosso. Impresa ardua per il montenegrino, atteso costantemente al definitivo salto di qualità. Invano, fino a questo momento. Il numero dieci romanista lo sostiene così: «Tranquilli, ho pensato a caricare Mirko - ha dichiarato Totti a RomaNews -. E' pronto per la grande serata». Il popolo dell'Olimpico se lo augura...
da goal.com

De Rossi in conferenza stampa prima del Manchester


"Il Manchester United e' una squadra fortissima e lo dimostrano i risultati, ma non e' imbattibile. Anche noi li abbiamo battuti una volta, e hanno perso delle partite in campionato. Non esistono squadre imbattibili, e i loro punti deboli ce li fara' vedere il mister". C'e' molta fiducia da parte di Daniele De Rossi in vista della sfida d'andata dei quarti di finale della Champions League contro il Manchester United in programma domani sera all'Olimpico. Assente Francesco Totti per infortunio, De Rossi, oggi con qualche linea di febbre, sara' chiamato a un ruolo di maggiore responsabilita', anche in qualita' di 'romano'. "Sono stato a riposo per precauzione, ma sono pronto per domani ", spiega il centrocampista giallorosso. "La grandezza di questa Roma -prosegue-l'ha fatta il collettivo, poi il fatto che uno sia romano e romanista, puo' dare un peso specifico piu' all'esterno che dentro la squadra. Non devono passare inosservate le qualita' e l'apporto che danno gli altri giocatori". Inevitabile pensare al 7-1 subito all'Old Trafford contro il Manchester la scorsa stagione. "Sarebbe un normale scontro diretto se non ci fosse stato quel risultato -dice De Rossi-. Io ho segnato in quell'occasione, ma e' stato inutile. Tanto che il giorno dopo si parlava di 7-0. Peccato, perche' quel risultato ha cancellato il nostro grande percorso in Champions League fino a quel momento". Adesso la Roma ha la possibilita' di eliminare quel brutto ricordo, anche se il Manchester United appare ancora piu' forte. "Sara' una gara difficilissima contro un grande avversario con giocatori importanti, anche in panchina -commenta il romanista-. Noi dobbiamo stare attenti, ma anche loro devono stare attenti a noi". De Rossi ricorda poi al rivale Cristiano Ronaldo, facendo riferimento a quanto affermato dall portoghese nella sua biografia, che "Nessuno lo ha implorato, ne' io, ne' i miei compagni. Va rispettato il suo essere giocoliere col pallone, sia sull'1-0 che sul 7-1. Queste sono trovate pubblicitarie per la vendita di un libro, ma non si ricorda bene". Oltretutto, il giocatore dei 'red devils' che De Rossi teme di piu' non e' il talento lusitano, ma Wayne Rooney, il quale ha sostenuto che la Roma gli porta fortuna: "Spero non sia in forma perche' lo considero uno dei primi tre giocatori al mondo. Vedremo se la Roma continuera' a portargli bene, noi abbiamo questo piccolo conto aperto per la sfida dello scorso anno". Poi una digressione sul campionato e sulla corsa-scudetto con l'Inter che vede i giallorossi a 4 lunghezze dai nerazzurri. "Erano abituati a lottare per lo scudetto con una distanza diversa -dice De Rossi-, adesso per loro puo' essere fastidioso, anche se le giornate sono sempre di meno e loro sono 4/5 punti avanti". La Roma ha ridotto le distanze dall'Inter dopo un periodo in cui i nerazzurri sono stati favoriti da alcune decisioni arbitrali. "Di coincidenze ce ne sono molto poche nel calcio -afferma il centrocampista-, sicuramente c'e' stato un periodo in cui non siamo stai fortunati con gli arbitri e loro hanno avuto anche qualche episodio contro nelle ultime due settimane, che comunque, penso, non pareggi quello che e' successo nella prima parte di campionato. Pero', insomma, il fatto che loro siano una grande squadra rimane". In conclusione De Rossi si augura una partita senza incidenti tra tifosi ma, spiega, "piu' di invitare alla calma e alla serenita' noi calciatori possiamo fare ben poco". "Non possiamo dire 'non andate allo stadio per dare le coltellate', perche' quella e' una cosa che uno si deve sentire dentro".
da marione.net

Scommettiamoci, le quote di Roma-Manchester su BWIN


La vittoria della magica è data a 2.60

parziale/finale Roma/Roma a 4.75

risultato esatto 4-0 quotato a 67

MEXES: ´IL MANCHESTER HA PAURA DI NOI, IN UN ANNO SIAMO CRESCIUTI


"Nel ritiro della Nazionale ho parlato con Evra: nemmeno loro sono tranquilli. Il Manchester sa benissimo di quanto siamo cresciuti in un anno". Nel giorno del suo ventiseiesimo compleanno, Philippe Mexes, in un'intervista al Corriere dello Sport, racconta il suo momento e quello della Roma. Dalla Champions al campionato fino alla Nazionale. Domani all' Olimpico sarà ancora Roma-Manchester United, come dodici mesi fa: "Loro sono forti - dice Mexes - ma come qualsiasi squadra hanno i loro punti deboli. La Champions è il sogno di ogni giocatore". Nonostante il mezzo passo falso di Cagliari, la lotta tricolore è ancora aperta: "Chivu dice che non ce la faremo? Certe affermazioni nascondono i timori. Alcuni episodi ci hanno penalizzato, vedremo chi farà festa". Mexes è finito sul taccuino di tutti i grandi club europei, ma la volontà del francese è chiara: "La decisione di legarmi a questo club è stata la più importante della mia vita. Mi lusinga l'interesse di altre società ma in questo ambiente sono felice". Tra due mesi ci sono gli Europei, e Phil non sembra rientrare nell'undici base di Domenech: "La squadra per l' Europeo è ormai decisa, ma per me è già un onore far parte del gruppo che andrà in Austria e Svizzera".
da corriere dello sport

Totti al Corriere: «Roma vinci per me»


La fiducia: «All'Old Trafford ci sarò»

ROMA, 31 marzo - Non ci voleva proprio, non avrei mai voluto saltare una partita come questa, una sfida a cui tengo molto. È stata solo una fatalità, che nel mestiere di calciatore bisogna mettere in conto. In questo ultimo pe­riodo non ho giocato al top della condizione per vari acciac­chi, ma a me spesso capita di stringere i denti perché voglio esserci per aiutare la squa­dra. VOGLIA DI ESSERCI - A Cagliari era una situa­zione di emergenza e bisognava essere presenti, per continuare la rincorsa all’Inter. Ora mi fermerò, ma sono sicuro che i miei compagni sapranno battersi al meglio contro il Manchester. Sarà una partita dif­ficile che dura 180 minuti. E io conto di esserci al ritorno all’Old Traf­ford, la mia speranza emerge dai consulti che sono stati fatti tra lo staff tecnico e i medici che mi hanno sottoposto alle indagini diagnosti­che. Mi fermerò un pa­io di giorni e se il dolo­re passerà o si attenuerà mi consen­tirà di sottopormi a un programma atletico differenziato per cercare di esserci al ritorno. Chiaramente è una situazione che andrà valutata giorno dopo giorno. La delusione è tanta, così come la voglia di parteci­pare al match di ritorno, questi so­no appuntamenti con la storia e chi appartiene alla storia di questa squadra deve fare uno sforzo in più per esserci. Non mi sono mai tirato indietro e non lo farò neppure que­sta volta. Farò di tutto per parteci­pare alla gara di ritorno.
da corriere dello sport

Video dei tifosi della Roma a Trigoria



domenica 30 marzo 2008

TOTTI INFORTUNATO AI FLESSORI, SALTA IL MANCHESTER UNITED


Francesco Totti salterà l'incontro di Champions League contro il Manchester United in programma martedì. Lo ha confermato la stessa società giallorossa. Il giocatore si sarebbe infortunato durante la partita di ieri a Cagliari.
Comunicato ufficiale As Roma
"Al termine dell'incontro disputato ieri, il calciatore Francesco Totti ha lamentato dolore al flessore della coscia sinistra.
Nella mattinata di oggi (domenica 30 marzo 2008) è stato sottoposto a esami strumentali che hanno evidenziato una lesione muscolare della loggia dei flessori della coscia sinistra. Il calciatore dovrà sottoporsi a periodo di riposo con monitaraggio della situazione nei prossimi giorni"

Cagliari - Roma 1-1 Gol di Totti su punizione Commento Zampa

Highlights (31^ di Serie A, 29/03/2008) Cagliari-Roma 1-1

BAGNO DI FOLLA A TRIGORIA, QUATTROMILA TIFOSI CARICANO LA SQUADRA IN VISTA DI ROMA-MANCHESTER UNITED


Il fatto più significativo per ora riguarda l'esterno del "Fulvio Bernardini". Circa quattromila tifosi si sono radunati a Trigoria creando una vera e propria marea giallorossa. Cori ad indirizzo del Manchester e in supporto della Roma. La società che ieri aveva smentito la possibilità di svolgere l'allenamento odierno a "porte aperte", probabilmente tornerà sulle sue posizioni consentendo ai supporter di entrare. Dopo qualche minuto di attesa, sono stati concessi al pubblico venti minuti all'interno, con la possibilità di osservare la squadra. In seguito gli allenamenti sono ripresi, come consuetudine "a porte chiuse". Per coloro che sono partiti titolari a Cagliari lavoro defaticante in palestra, per tutti gli altri riscaldamento in campo. Unico assente Juan. Il gruppo ha svolto schemi offensivi ed ha lavorato sulla rapidità per poi passare a triangolazioni e tiri. I portieri hanno svolto lavoro differenziato con il preparatore Bonaiuti.
da romanews.eu

sabato 29 marzo 2008

Tutto invariato in vetta

Tutto invariato in testa alla classifica. Nel primo anticipo l'AS Roma spreca molto e non va oltre il pareggio in casa del Cagliari Calcio, ma nel secondo l'FC Internazionale Milano si fa riprendere dalla S.S. Lazio e non riesce ad aumentare il margine di quattro punti in testa alla classifica.

Inter in vantaggio
La squadra di Roberto Mancini va subito in vantaggio all'Olimpico. Uno-due Maicon-Dejan Stanković e il terzino guadagna il fondo e centra basso. Hernán Crespo da due passi non sbaglia. I nerazzurri vanno vicini al raddoppio in contropiede ma Marco Ballotta è bravo sullo stesso Crespo e su Zlatan Ibrahimović.

Secondo tempo Lazio
La ripresa è tutta della Lazio. Al 59' Tommaso Rocchi scatta sul filo del fuorigioco e a tu per tu con Julio Cesar non sbaglia. Quattro minuti dopo il portiere brasiliano riesce a toccare il tiro da fuori di Valon Behrami mandando il pallone sulla traversa. Sullo stesso legno sbatte anche il gran tiro da fuori di Ousmane Dabo a otto minuti dalla fine,

Inizio vibrante
Alla Roma non basta il quattordicesimo gol in campionato di Francesco Totti. Al Sant’Elia la partenza del Cagliari è veemente. Prima sul tiro di Michele Fini è provvidenziale l’intervento di Max Tonetto, poi – sugli sviluppi di un corner battuto da Pasquale Foggia – un intervento maldestro di Ferrari beffa Doni e regala il vantaggio ai sardi. La Roma reagisce e va al tiro con Ludovic Giuly, David Pizarro e Mancini, ma la mira è sempre imprecisa. Il brasiliano colpisce il palo al 24’, poi a una manciata di secondi dall’intervallo Totti firma il pareggio con una punizione dalla distanza.

Predominio
Nella ripresa i giallorossi hanno il predominio del gioco ma non riescono a incidere. Al 66’ un tiro di Giuly, su sponda di Totti, finisce a lato della porta difesa da Storari; sei minuti dopo è Alberto Aquilani, entrato da pochi secondi al posto di Matteo Brighi, ad avere un’occasione ghiotta ma il suo colpo di testa su assist di Cicinho finisce fuori. Al 77’ è ancora l’asse formato dal brasiliano e dall’Azzurro a rendersi pericoloso: sul colpo di tacco del centrocampista Storari respinge di piede.

Miracolo su Totti
La Roma spreca nuovamente un’ottima opportunità con Cicinho, poi Storari è ancora decisivo sul colpo di testa di Totti. C’è tempo per l’espulsione del tecnico di casa, Davide Ballardini, ma il Cagliari festeggia il quarto risultato utile consecutivo; la Roma sale a quota 65 ma recrimina per le occasioni sprecate.



di Giulia Corda fonte uefa.com

Cagliari-Roma 1-1: La legge del Sant'Elia è ancora tabù per i giallorossi



Grande avvio dei sardi. Roma generosa, bella e sprecona.


Stadio gremito il Sant’Elia, alla luce dei tre punti restituiti agli isolani e dell’arrivo della seconda in classifica che si gioca i rimanenti sogni scudetto. I numeri dicono Cagliari, i giallorossi in Sardegna non fanno bottino pieno dal '95 e sbarcano sull’isola con delle assenze pesantissime: squalificati De Rossi, Perrotta e Vucinic, mentre il capitano Totti è a mezzo servizio. Tra i rossoblù pesa l’assenza del “romanista”, ma ormai cagliaritano d’adozione, Daniele Conti.

Il Cagliari parte fortissimo, Fini da posizione leggermente defilata da dentro l’area batte al volo su uno spiovente ed è provvidenziale l’intervento di Tonetto che si oppone col corpo. Dopo 2 minuti i rossoblù battono già il secondo corner ed è subito rete: sul tiro dalla bandierina calciato da Foggia è decisivo il tocco maldestro del difensore giallorosso Ferrari che manda la sfera ad insaccarsi lentamente nell’angolino alla destra di Doni.

Al 5’ la Roma si affaccia nella metà campo rossoblù, senza per altro impensierire Storari. Sull’azione di rimessa il Cagliari è nuovamente molto pericoloso: Foggia è pronto a bucare Doni mentre Ferrari stavolta rinviene miracolosamente in scivolata.La Roma è in bambola, gli isolani sembrano indiavolati e nuovamente Foggia si trova ai sedici metri col solo Doni di fronte, ma fallisce malamente il pallonetto del raddoppio.Grave nella circostanza l’errore di Cicinho che non è salito in tempo per il fuorigioco. Ritmi infernali al Sant’Elia, Giuly al 10’ cerca il gol da antologia dai trenta metri, è attento Storari che si rifugia in corner tuffandosi alla sua sinistra.

Sembrano pesare parecchio le assenze di De Rossi e Perrotta per la Roma, manca il filtro sulla mediana e la squadra di Spalletti è costretta a giocare con la linea difensiva alta ed il rischio di subire le sfuriate dei velocisti Foggia e Jeda. L'atmosfera nello stadio è bollente, sembra che un intera regione voglia spingere il Cagliari verso la salvezza.

Al 21’ splendida azione dei capitolini, tutta di prima, che porta Mancini a concludere al volo dall’area piccola, per fortuna dei rossoblù completamente scoordinato. Passano due minuti ed è ancora il brasiliano che dal vertice dell’area fa partire un gran destro a filo d’erba che va ad incocciare l'esterno del palo per poi spegnersi sul fondo. Gioca bene ora la Roma dando l’idea di essersi svegliata dal torpore dei primi 20 minuti. Alla mezz’ora, dopo un’azione insistita, è ancora Storari a negare il pareggio a Giuly dando inizio ad una sorta di sfida personale col francese. Dopo un minuto è Canini che su corner colpisce di testa sul primo palo anticipando Brighi, il pallone sibila sull'esterno della rete a Doni battuto. Roma palesemente in affanno sui calci piazzati.

I giallorossi fanno decisamente la partita ora e Ferrari al 41’ quasi si fa perdonare l’autorete sfiorando il pareggio in tuffo su angolo di Totti. Un Totti un po’ in ombra, ma sempre pericoloso sui calci piazzati. Lupus in fabula, proprio lui al 45’ pareggia i conti proprio su punizione dai venticinque metri; un pareggio cercato a lungo dalla Roma e meritato: il pallone si insacca rasoterra nell’angolino basso alla destra di Storari che appare in ritardo, con l’aggravante di avere preso il goal sul suo palo. Cala così il sipario sul primo tempo assieme al gelo sul volto dei tifosi sardi.

La Roma inizia tutta in attacco la seconda frazione, ed i primi 8 minuti sono tutti giallorossi, intervallati da un bel contropiede orchestrato da Jeda. Bella ed elegante la manovra dei capitolini fatta dei soliti fraseggi veloci e del gran lavoro dei suoi laterali d’attacco e di difesa. Al 52’ è ancora un disastroso Ferrari, con la compartecipazione di Cassetti, a regalare una chance ai sardi con Acquafresca che defilatissimo all’altezza dell’area piccola impegna un attento Doni, che blocca la sfera in due tempi sul suo palo. Dieci minuti dopo pesante ammonizione per il cileno Pizarro che, diffidato, salterà il prossimo turno. Subito dopo, bella azione della Roma che sfiora il vantaggio ancora con il tascabile Giuly su splendido scarico all’indietro di Totti.

Ritmi inevitabilmente più "pacati" rispetto ad un "isterico" primo tempo: il Cagliari ha abbassato su indicazione di Ballardini il baricentro e la Roma sembra voler conservare un po’ di energie per un gran finale e per il mercoledì in frac col Manchester United.

Al 68’ Aquilani rileva un Brighi poco propositivo e rischia di segnare dopo una manciata di secondi dal suo ingresso in campo, sfiorando il secondo palo su splendido colpo di testa. Ancora il talento romano dopo pochi minuti imita Crespo e Boninsegna cercando il tap-in di tacco ma Storari è bravissimo e repinge coi piedi. La Roma è stanca ma vuole la vittoria a tutti i costi, la sfiora con Cicinho che spara alto su assist di Totti e proprio con quest'ultimo allo scadere quando Storari respinge alla grande con le gambe facendo gridare al gol i giallorossi. Alla fine è pareggio, la Roma forse meritava la vittoria ma col cuore del Cagliari in questo periodo sarà dura per tutti. Ora si aspetta l’Inter...

Michele Collu


IL TABELLINO

CAGLIARI-ROMA 1-1

MARCATORI: 2’ aut.Ferrari (R), 45’Totti (R)

CAGLIARI (4-3-1-2): Storari 7; Pisano 6; Lopez 6; Canini 5,5; Agostini 6; Fini 5,5; Cossu 5,5 (79’ Del Grosso s.v ); Parola 6,5; Foggia 6,5 (69’ Biondini 6); Jeda 6,5; Acquafresca 6 (80’ Matri s.v). All.Ballardini 6

ROMA (4-2-3-1): Doni 6; Cicinho 5,5; Mexes 6; Ferrari 4,5; Tonetto 6,5 (50’ Cassetti 6); Brighi 5,5 (68’ Aquilani 6,5); Giuly 6,5; Taddei 5,5 (79’ Esposito s.v ); Pizarro 6; Mancini 6,5; Totti 6,5. All. Spalletti 6

ARBITRO: Saccani

AMMONITI: Tonetto (R), Pizarro (R), Cicinho (R), Cassetti (R).
fonte goal.com

IL MANCHESTER UNITED ANALIZZA LA ROMA


La sfida dei quarti di finale di Champions League tra Roma e Manchester United è sempre più vicina. Le due formazioni si ritroveranno di fronte e si daranno battaglia, proprio come un anno fa. Anche quest`anno i "Red Devils" sono dati per favoriti, ma rispetto all´anno scorso, la Roma si è notevolmente migliorata. A tal proposito il Manchester, che vuole assolutamente passare il turno, non dovrà sottovalutare il valore tecnico degli avversari. E' per questo che sul sito del club inglese c'è una sorta di "briefing" sui principali giocatori da tenere sott'occhio. Sono state preparate delle vere e proprie schede con tanto di età, nazionalità, ruolo e descrizione del loro compito nello scacchiere di mister Spalletti. 5 giocatori sono stati studiati ai raggi X: Perrotta, Mexes, Mancini, Giuly e Totti.
fonte Calciomercato.it

Roma, oggi la sorpresa è Brighi


Il trequartista dietro Tot­ti. Il centrale da affiancare a Me­xes. Tre esterni per due posti. Bri­ghi o non Brighi. Luciano Spallet­ti si è imbarcato sul volo che ha portato la Roma a Cagliari ieri nel pomeriggio con questi tre dubbi. Che, poi, sono dub­bi solo ufficia­li, perché pro­babilmente il tecnico tosca­no ha le idee chiare su chi mandare oggi in campo. E’ probabile, tuttavia, che Brighi giochi titolare nel ruolo di mediano con Pizarro e Aquilani a completare il triangolo dei centro­campisti. Chi, però, trequartista alle spalle di Totti? Più Aquilani di Pizarro, anche se non è da esclu­dere che i due, a seconda dei mo­menti della partita, possano scam­biarsi di ruolo.

Al centro della difesa, sicuramente ci sarà Mexes, assente saba­to scorso solo perché doveva scontare un turno di squalifica.
Poi Spalletti sceglierà chi affiancargli tra Ferrari e Panucci, con il primo che appa­re favorito. Per un motivo chiama­to Manchester. Juan non è stato neppure convocato per Cagliari, le condizioni fisiche del brasiliano sono segnalate sempre piuttosto problematiche, a questo punto è probabile che non ce la faccia a mettersi a disposizione neppure per martedì: allora è pos­sibile che Spalletti preferisca non rischiare Panucci, uno abituato a giocare ad altissimi livelli e reduce dai settanta minuti in nazionale.

fonte corriere dello sport

CONTI: ´LA LAZIO FARÀ LA SUA PARTITA IL MANCHESTER? NON CI FA PAURA


Le dichiarazioni del direttore tecnico della Roma, Bruno Conti, in un'intervista realizzata da Rai Sport:
"Il Cagliari è una squadra che sta attraversando un grande momento di forma. Non sarà facile riuscire a vincere, sarà una partita da affrontare con molta attenzione. Lazio-Inter? Credo che la Lazio farà la sua partita, sono tutti dei seri professionisti. Il merito di questo momento positivo che stiamo vivendo è della società, che ha saputo ricostruire sulle macerie, e dei dirigenti. Il Manchester? E' una grandissima squadra, una delle migliori in Europa. Ma non ci fa paura doverli affrontare di nuovo: c'è rispetto, tanto, ma non paura".

da romanews.eu

TOTTI: ´OGGI SI DECIDE IL CAMPIONATO, MA NON RIUSCIREI A TIFARE LAZIO


Le dichiarazioni del capitano della Roma, Francesco Totti, rilasciate ieri mattina a Trigoria prima della partenza con il resto della squadra per Cagliari:
"Tifare per la Lazio? Proprio no, non ci riuscirei. Però è chiaro che sarei contento se l'Inter si fermasse. Vedremo quello che succede. Noi per continuare a sperare dovremo cercare di vincere e a Cagliari non sarà facile. Credo che si decida tutto in questa giornata. Queste due partite sono fondamentali per capire come finirà la lotta per lo scudetto. La squadra non sta brillando nelle ultime partite, ma nonostante questo le abbiamo vinte tutte tranne una, quella con la Lazio. Era proprio quella alla quale tenevamo di più e non meritavamo di perderla. Purtroppo c'è stata una indecisione finale e un rigore molto dubbio. Il Cagliari è una squadra in forma, ha ritrovato il morale con una lunga serie positiva e con la restituzione dei tre punti. Per noi sarà un vantaggio che non ci sia Daniele Conti, contro la Roma ha sempre fatto grandi partite. Io sto meglio, i dolori sono quasi scomparsi. In questo momento bisogna dare il cento per cento".
da romanews.eu

Falcao: "Roma, hai tre gare per riprenderli"


Falcao, il testa a testa con l'Inter assicura emozioni forti. «Ho visto in televisione Inter- Juve. La squadra nerazzurra mi ha deluso. L'Inter spesso finisce le partite in dieci. È normale se vanno in campo con così tanta tensione. In più l'Inter ha cambiato abito: prima puntava sulla classe dei suoi campioni ora si affida all'agonismo. Un cambio di rotta pericoloso».

In poche partite l'Inter è passata da undici a quattro punti di vantaggio sulla Roma. «La sconfitta contro il Liverpool ha trasformato una squadra invincibile in un gruppo che orsi porta dentro mille paure. In più, Mancini ha sbagliato a dire che a giugno se ne sarebbe andato: non doveva farsi travolgere dalla delusione del dopo Liverpool».

L'Inter avrebbe bisogno di ritrovare il vero Ibrahimovic. «Lo svedese era e resta un campione. Ma in questo momento credo che Mancini debba aggrapparsi ad altri giocatori. Materazzi e Chivu, ad esempio. La loro esperienza può aiutare l'Inter a ritrovarsi».

La Roma è attesa alla doppia sfida di Champions contro il Manchester United. «Se elimina gli inglesi avrà ancora più possibilità di vincere lo scudetto. Totti e compagni torneranno carichi. La Roma è cresciuta a livello mentale. In passato una sconfitta nel derby avrebbe ucciso qualsiasi sogno. Stavolta è stata digerita in poche ore. Spalletti sta dimostrando di essere un formidabile allenatore e un perfetto psicologo. Insieme a Prandelli sono i tecnici emergenti del campionato italiano».

In caso di arrivo in parità sarà l'Inter a vincere lo scudetto grazie agli scontri diretti. «Non si arriverà punto a punto. L'Inter ha più campioni e ha quattro punti di vantaggio. Se non perde la testa e se non si spacca in mille pezzi vincerà lo scudetto con un buon margine. Se, invece, la crisi è irreversibile crollerà appena la Roma l'avrà agganciata».
da gazzetta dello sport

venerdì 28 marzo 2008

Scommettiamoci, Le quote di CAGLIARI-ROMA su BWIN



Campionato vivo più che mai. Gli anticipi di sabato potrebbero essere decisivi per l'assegnazione dello scudetto 2008. Sulla piattaforma di scommesse BWIN giochiamo sui risultati combinati di Cagliari-Roma e Lazio-Inter. L'accoppiata che porterebbe la Roma a -1 dalla capolista, trionfo dei giallorossi e tonfo nerazzurro, vale la quota di 7.31,scommettiamo 10 euro e ne potremmo vincere 73
Daje regà ja potemo fà

Doni: per lo scudetto lotta aperta fino alla fine


Il passaggio di Doni alla AS Roma nell’estate del 2005 passò quasi inosservato. Tuttavia, dopo aver esordito a ottobre di quell’anno nel derby contro la S.S. Lazio, il portiere brasiliano si è ritagliato uno spazio importante con i giallorossi. Doni pagò 18.000 euro di tasca sua per riscattare il cartellino dal EC Juventude e poter firmare con la Roma. Soldi ben spesi. Doni, 28 anni, è unanimemente considerato uno dei migliori portieri del campionato italiano ed è un pilastro della Roma, ancora in corsa su tre fronti. I giallorossi non hanno lasciato scappare la capolista FC Internazionale Milano in campionato, sono in semifinale di Coppa Italia e giocheranno anche quest’anno i quarti di finale di UEFA Champions League. È vero, ha subito sette gol lo scorso anno ad Old Trafford nei quarti, ma come ha spiegato nell’intervista con i lettori di uefa.com, quello è un risultato che non si ripeterà.

I tifosi della Roma sono molto calorosi. L’ambiente dello Stadio Olimpico ti ricorda quello degli stadi brasiliani? Quando sei arrivato a Roma: ti ha aiutato oppure ne eri spaventato?
Francesco, Roma, Italia

I tifosi della Roma sono molto simili a quelli di Corinthians e Flamengo, che vantano due fra le maggiori e più calde tifoserie. Avendo giocato nel Corinthians so cosa significa: non ero affatto spaventato. In Italia soltanto i tifosi del Napoli trasmettono la passione di quelli della Roma. Queste due tifoserie sono molto diverse da quelle, per esempio, di Milano. Giocare sul nostro campo è difficile per gli avversari: c’è molto rumore e pressione.

Il Brasile è da sempre sinonimo di grandi attaccanti. Come mai hai scelto di diventare portiere?
Laura, Milano, Italia

Volevo fare il portiere fin da bambino. A scuola, a futsal, giocavo in porta. Una volta ho provato a giocare in un altro ruolo, ma i compagni mi hanno subito rispedito in porta!

La Roma vincerà la Champions league?
Dominic Hehle, Austria

Possiamo farcela, ma è bene essere cauti e procedere per gradi. Proviamo a battere il nostro prossimo avversario. E poi pensiamo alla semifinale.

L’Inter ha un buon vantaggio sulla Roma in campionato: i giochi sono fatti?
Julien Marcantonio, Francia
C’è stato un momento in cui i punti di distacco erano undici e l’Inter giocava benissimo. Il discorso sembrava chiuso. Poi l’Inter è uscita dalla Champions League e attualmente attraversa un momento negativo. Abbiamo ridotto le distanze e stiamo giocando molto bene. Credo che la lotta sarà aperta fino all’ultimo.

Quando hai visto il Real Madrid come avversario negli ottavi di UEFA Champions League, speravi di passare il turno?
Julio

Sapevamo che sarebbe stato un avversario molto difficile. Ma eravamo anche contenti di affrontarlo, per il suo stile di gioco simile al nostro: giocano al calcio e lasciano spazi. Questo si è rivelato molto positivo per noi. Comunque eravamo ottimisti, sì.

La Roma ha dominato il ritorno contro il Real Madrid. Come avete fatto a giocare la partita perfetta?
Paula
È vero, tatticamente siamo stati quasi perfetti. Ci sono stati due fattori decisivi. In primo luogo, la pressione era dalla loro parte. Dovevano recuperare il risultato dell’andata e avevano troppa fretta di farlo. Ci hanno concesso spazi e la nostra squadra è letale nelle ripartenze. In secondo luogo, giochiamo insieme da tre anni: la maggiore esperienza ha fatto la differenza.

Cosa hai provato a giocare in porta nel famoso 7-1 contro il Manchester United, e quanto hai faticato per mettertelo alle spalle?
Türkan Ilhan, Nogent-sur-Seine, Aube, Francia

E’ stato difficile. Ci sono volute alcune settimane per riprenderci. Nessuno poteva immaginarsi un punteggio simile. Ci sentivamo umiliati. Guardando indietro, vedo i lati positivi di quella sconfitta. Abbiamo imparato molto. Sono sicuro che potremmo rigiocare per 100 anni quella partita senza ripetere quel risultato.

Sei vicino al rinnovo del contratto?
Elias Alkhori

Ne stiamo discutendo. Non penso sarà un problema allungarlo.

Hai degli idoli o dei modelli nel tuo ruolo? Che tipo è Totti?
Lukas Zumoberhaus, Svizzera
Da giovane mi piaceva Claudio Taffarel. È stato un idolo per la mia generazione. Tuttavia, abbiamo stili diversi. Taffarel era più basso e più reattivo. Ho giocato insieme a Dida al Corinthians e ho imparato molto da lui: ci assomigliamo anche fisicamente. Di Francesco Totti posso parlarne soltanto bene. È un ragazzo rilassato, scherza con tutti ed è un ottimo compagno di squadra. Qualcuno dice che è fonte di problemi per il gruppo, ma non è così. Tenuto conto che in Italia è un vero e proprio mito, è una persona sincera e umile.

In cosa l’Inter è superiore alla Roma?
Shaban Bruti
L’Inter ha ricambi per ogni ruolo. Può schierare due formazioni titolari di altissimo livello. L’altro giorno Luis Figo era in panchina. E Adriano è andato in prestito in Brasile… Possono permettersi queste cose. Noi no.

Cosa serve alla Roma per spezzare in Italia il dominio delle tre grandi?
Brian Miloscia, New Jersey, USA

Questa domanda si ricollega a quella precedente. Alla Roma non manca niente in termini di talenti e strutture, ma le serve un gruppo più ampio. Ma ci stiamo arrivando. Lo scorso anno se avevamo un infortunato in panchina andava un primavera. Quest’anno non succede.

Pensi che alla Roma serva un centravanti?
T
obias Andersson, Svezia
Penso di no. L’allenatore ha scelto di giocare con Totti unica punta e finora ha funzionato benissimo. Siamo così abituati a questo modulo che non sentiamo la mancanza di un centravanti. Se ne avessimo uno, non toccherebbe neanche un pallone.

Cosa preferiresti vincere: la UEFA Champions League o il campionato?
Franco Nicolino, Argentina
Domanda difficile. Vorrei vincere entrambe le cose! Ma devo dire che la Champions League è davvero speciale, più importante del campionato. Anzi, è il torneo per club più importante del mondo.

Chi è il compagno di squadra che ammiri di più e perché?
Antonio, Cina

Ammiro moltissimo Daniele de Rossi. È giovane, forte, completo e una bellissima persona. È un vero uomo spogliatoio: sempre sorridente e con il morale alto. Merita tuto il successo che sta avendo.

Chi è il tuo migliore amico a Roma?
Fahad, Svezia

Sono buon amico di tutti i brasiliani. Preferisco non fare nomi per evitare musi lunghi!

Se potessi scegliere un giocatore per la Roma, chi sceglieresti?
Alexander, Svezia
Sceglierei Kaká. Sta giocando in modo straordinario e si adatterebbe a qualsiasi squadra del mondo.

Riesci a vederti un giorno con un’altra maglia? Cos’ha la Roma che spinge i giocatori a restare?
Giuliano Stachetti Ducceschi, Serra Negra, SP, Brasile
No, non mi immagino in un’altra squadra. A Roma sto davvero benissimo. Sono vicino a firmare il rinnovo. Mi piacerebbe finire la mia carriera con la Roma. Vorrei restare qui per almeno altri sette anni. Mi sono conquistato il posto in squadra e non voglio lasciarlo. I tifosi sono splendidi, la società apprezza i giocatori brasiliani, la città è magnifica, il clima è mite, vivo a due passi dal mare, e il cibo è squisito! Non riesco a pensare a un solo difetto.

È vero che quando Cicinho ha deciso di lasciare il Real Madrid lo hai convinto tu a trasferirsi a Roma?
Andrea, Roma, Italia

No, non è andata proprio così. Io e Cicinho siamo amici dai tempi delle giovanili del Botafogo de Ribeirão Preto. Ha iniziato a farmi domande sulla Roma e gli ho detto com’era il club, la città, e la vita quotidiana qui. Ho dipinto un quadro molto positivo e posso averlo influenzato, sì. Ma non aveva bisogno di qualcuno che lo convincesse!

da it.uefa.com

conferenza stampa di mister Luciano Spalletti alla vigilia di Cagliari-Rom


Le parole di Luciano Spalletti, allenatore della Roma, in conferenza stampa a Trigoria: "Cosa mi aspetto dalla Lazio? "A me non me ne frega proprio nulla. E se la Lazio perde e va a meno trenta, non sarebbe niente male"

Sono quasi tredici anni che la Roma non vince a Cagliari. E' il caso di ricominciare?

Noi sono tre anni, bellissimi, che lavoriamo per arrivare a queste partite, le intenzioni dei ragazzi sono quelle di portare avanti questi discorsi.

Vi darà fastidio il centrocampo a tre del Cagliari?

Il centrocampo a tre ce lo hanno tante squadre. E' chiaro che se non mettiamo le nostre caratteristiche nella partita, diventa più difficile. Noi siamo una squadra di qualità, dobbiamo riconoscere prima quello che sta per avvenire.

Sabato sera tiferà Lazio?

A me non me ne frega proprio nulla. E se la Lazio perde e va a meno trenta, non sarebbe niente male.

Uno scambio Gilardino-Mexes?

Bisogna andare avanti con coerenza, senza creare confusione: siamo dentro a situazioni importantissime, le attenzioni devono essere rivolte in questa direzione. Questa deve essere la nostra preoccupazione. Il resto non deve interessarci.

Qual è il pericolo maggiore di Cagliari-Roma?

Il Cagliari nelle ultime sei partite in casa ne ha vinte 5 e pareggiata una. Segno che il suo allenatore sta facendo benissimo, poi gli hanno restituiti i tre punti.

Come gestirà il turnover?

Farò delle scelte pensando anche all'incontro di martedì, mantenendo le stesse qualità alla squadra. Non giocheranno gli squalificati, però qualche altra attenzione bisogna porsela.

Chivu ha detto che la Roma non raggiungerà l'Inter.

Cristian ha espresso un suo pensiero, questo la dice lunga sulla forza e le potenzialità della squadra. Lui è un ragazzo che non si lascia andare facilmente. Sicuramente avranno dei vantaggi, ma noi un altro sforzettino lo vogliamo fare.

State meglio di loro?

Loro hanno perso qualche partita, lasciato punti per strada, non eravamo abituati. Quando succede, si vanno a rompere delle caratteristiche evidenziate. Noi, però, pensiamo a noi stessi, alla nostra corsa, pronti a sfruttare qualsiasi passo falso.

Può rappresentare un vantaggio andare in campo prima dell'Inter?

Il discorso è sempre lo stesso, dobbiamo vincere le partite. Andiamo a giocare contro un avversario temibile, in grande forma, dobbiamo vincere, non sarà facile, ma noi ci proveremo.

Una vittoria vostra a Cagliari potrebbe dargli fastidio all'Inter?

Gli darebbe sicuramente fastidio a guardare la classifica, ma scenderebbero in campo ancora più vogliosi.

Totti come sta?

Questa settimana ha fatto quello che doveva fare, sono contento anche se a volte lo punzecchio.

Un giudizio su Ballardini?
Un allenatore bravissimo, lo dicono i risultati, è preparato, gli vanno fatti i complimenti.

Aquilani al posto di De Rossi?

Valuteremo attentamente, può essere possibile, ma lo dico domani.

Ci conferma che verranno aperti i cancelli di Trigoria?

Stiamo lavorando in questa direzione, verrà emesso un comunicato della società.

Ma qual è il problema?

Aspettiamo il comunicato, da lì si capirà tutto.

Lei sarebbe favorevole a questa partecipazione dei tifosi?

Io penso che il calore del pubblico faccia sempre piacere, di conseguenza l'allenamento deve essere sviluppato correttamente.

Juan giocherà col Manchester?

Lo dobbiamo vedere.

Ci può essere spazio per Esposito?

Grazie alla disponibilità di Pit siamo in 18. Le possibilità ci sono per tutti, Mauro ha dimostrato tanto anche se non gli è stato concesso molto spazio.

La squadra di sabato scorso può vincere a Cagliari?
Quella che abbiamo visto contro l'Empoli è stata una squadra attenta, matura, in inferiorità numerica ci ha dato una mano il pubblico. Allo stesso tempo si può comunque migliorare.

Mancini che momento sta vivendo?

Secondo me Mancini si allena benissimo, ha questa grande qualità a livello fisico, è una dote che gli toglierà qualsiasi problema in futuro. Lui ora sta facendo abbastanza bene, ha fatto di meglio, ma sta facendo abbastanza bene. E' un giocatore che ha qualità superiori, può tornare presto ai suoi livelli.

Lo vede preoccupato per il suo futuro?

Le preoccupazioni devono essere riposte per la professione, i tifosi, non il resto.

Si aspettava di arrivare così lontano a inizio stagione?

E' quello per cui abbiamo sempre lavorato. Avevo detto che non sarebbe stato facile ripetersi, ma si poteva fare un buonissimo torneo. Poi la partita la puoi vincere o la puoi perdere, ma ci siamo meritati tutti i risultati ottenuti.

La Lazio è in grado di fermare l'Inter?

Quando dicevo che loro sono una squadra forte, lo dicevo seriamente. Hanno avuto solo un momento di difficoltà, però in questi tre anni è sempre stata una formazione tosta, con individualità, una società che ha speso soldi. Forse hanno speso quanto noi, se non di più, per fare la squadra. E siamo partiti insieme, per cui avrebbe avuto le stesse caratteristiche per fare bene. Delio Rossi, al di là di qualche comportamento, è un grande allenatore.

A Cagliari i giocatori potrebbero avere la testa già al Manchester?

Dobbiamo impedirlo, ogni partita lasciata agli avversari ci può togliere quanto di buono abbiamo costruito.

Un suo parere su Messias?

Va valutato con il tempo, è l'evidenza che la Roma lavora sempre in ottica futura.

da ilromanista.it


TOTTI A CAGLIARI CI SARÀ, JUAN OUT

Allenamento di rifinitura questa mattina a Trigoria. Domani, ore 18, i giallorossi sono attesi dalla difficile trasferta di Cagliari, dove la Roma non vince dal 29 ottobre 1995 (0-2, doppietta di Fonseca). Dopo gli impegni con le rispettive nazionali, Mexes, De Rossi, Aquilani, Panucci, e Antunes sono tornati ad allenarsi con il gruppo. Perrotta e Vucinic hanno svolto lavoro differenziato. Anche oggi Totti si è allenato regolarmente. Domani a Cagliari ci sarà. Assente sul campo Juan. Il brasiliano non ha recuperato, si cercherà di riaverlo a disposizione per la gara di martedì con il Manchester. La seduta è iniziata alle ore 11. Dopo un breve riscaldamento, il gruppo ha lavorato sull' inferiorità numerica e sulla rapidità. A seguire allenamento sulle palle inattive. I portieri Doni, Curci, Pena, Zotti e Julio Sergio, allenati da Bonaiuti, hanno effettuato slalom tra i paletti e uscite (alte e basse). Differenziato in palestra per Pit. Nella seduta odierna non si è svolta la consueta partitella. Tonetto è rimasto ad esercitarsi sulla tecnica individuale con Domenichini. Mexes ha lavorato sulla fase difensiva con Spalletti.
PROSSIMA GARA: Cagliari-Roma (sabato, ore 18.00)
INDISPONIBILI: Juan, Pit
DIFFIDATI: Pizarro
SQUALIFICATI: Vucinic, De Rossi, Perrotta
IN DUBBIO: /
PROBABILE FORMAZIONE: Doni, Cicinho, Mexes, Panucci, Tonetto; Pizarro, Brighi; Taddei, Aquilani, Mancini; Totti.
da romanews.eu

ROMA-MANCHESTER: PREVENDITA ESAURITA IN POCHE ORE


Ieri a partire da mezzogiorno è iniziata la caccia ai biglietti di Roma-Manchester. Quasi trentamila biglietti erano stati già riservati agli abbonati, altri 3.500 spettano agli Inglesi, e martedì sera all’Olimpico è previsto il tutto esaurito, e il record d’incasso, stabilito proprio lo scorso anno in occasione di Roma-Manchester, dovrebbe essere di gran lunga superato. I pochi biglietti della tribuna Monte Mario che sono rimasti invenduti, possono essere acquistati nei centocinquanta punti vendita impegnati. Per quanto riguarda la gara di ritorno, i biglietti sono disponibili nei punti vendita Lis Lottomatica selezionati, a partire da lunedì 31 marzo alle ore 16.

Intanto i tifosi giallorossi si sono dati appuntamento domenica alle 11 al centro sportivo di Trigoria per seguire gli allenamenti e per incitare la squadra. La stessa società ne è venuta a conoscenza soltanto ieri e si presume che organizzerà tutto alla perfezione, non solo quindi aprirà i cancelli ai tifosi, ma chiamerà anche le forze dell’ordine a presenziare la zona per garantire la tranquillità.

da romanews.eu

Roma - Catania di coppa Italia si giocherà il 16 aprile alle 18

La Lega Calcio ha reso noto il programma delle semifinali di andata di Coppa Italia.
Mercoledì 16 aprile Roma e Catania scenderanno in campo alle 18 allo stadio Olimpico, con diretta su Raidue, mentre Inter e lazio si sfideranno al Meazza alle 20.45.

giovedì 27 marzo 2008

Il Messias a Roma

Sembra Ronaldinho, è Fabrizio Messias. Il giocatore brasiliano, diciotto anni, è in prova a Trigoria da qualche tempo. Ce lo ha portato Antonio Careca, su richiesta dei dirigenti giallorossi che erano rimasti ben impressionati da una videocassetta. Il giocatore è richiesto dal Corinthians e dal San Paolo ma Careca ha dato la precedenza alla Roma, che avrà la priorità se deciderà di tesserarlo. L’ex attaccante del Napoli lo ha paragonato a Kaka. «L’accostamento con Kakà? Si somigliano per velocità, ma Messias ha le sue caratteristiche. E’ un giocatore che abbina una tecnica incredibile a un fisico possente e soprattutto ha molta voglia di lavorare».
da ilromanista.it

TOTTI QUASI PRONTO PER CAGLIARI, OGGI IN CAMPO CON IL GRUPPO


In vista della decisiva gara di sabato contro il Cagliari, la squadra si è ritrovata stamane a Trigoria. Assenti solo i nazionali italiani, arrivati a Fiumicino all'alba. La buona notizia riguarda Totti che si è allenato con il gruppo e le sue condizioni sono sembrate in miglioramento. Il capitano, infatti, ha svolto gli stessi esercizi dei compagni senza accusare dolori. Il suo impiego contro i sardi, a questo punto, sembrerebbe possibile, vista anche l'assenza di Vucinic per squalifica. Non si è visto in campo Juan, che ieri era a Londra a seguire la sua nazionale impegnata con la Svizzera. Il brasiliano ha svolto lavoro differenziato in palestra. Il gruppo a disposizione di Spalletti è entrato sul rettangolo di gioco alle 11.15 svolgendo subito esercizi tecnico-tattici, per poi passare a lavorare sull'inferiorità numerica in difesa. La squadra si è successivamente esercitata sullo sviluppo della fase offensiva, partendo da palla inattiva. Non c'è stata alcuna partitella nel finale. Pizarro, Mancini e Taddei hanno calciato verso la porta difesa da Doni. All'uscita una trentina di tifosi stremati dalla nottata passata in fila, per un biglietto della gara con il Manchester, hanno salutato la squadra. Stanchi ma fiduciosi.
da romanews.eu

Totti: sì alla moviola in campo, non è vero che non voglio una punta


Anche il Capitano tra i Signori del Gol. Domani (27/03/2008), alle 21 su Sky Sport 1, andrà in onda un’ intervista eslusiva a Francesco Totti.

Il primo gol in Serie A, contro il Foggia
“Il primo gol è stato, fortunatamente, all’Olimpico. Era la prima giornata di campionato, il 4 settembre del 1994. Quel gol fu importante perché era una cosa che avevo sempre pensato, da bambino, quella di segnare all’Olimpico da giocatore e da tifoso della Roma”.

La trasformazione di Totti: da uomo-assist a uomo-gol
“Ho fatto due tappe nella mia carriera: i primi 12 anni ho fatto fare gol mentre negli ultimi tre anni ho trovato dei giocatori che mi fanno fare gol. Nel periodo in cui giocavo dietro le punte, conoscevo i movimenti degli attaccanti, perciò adesso so muovermi anche da attaccante. Sono un attaccante altruista, che sa fare gol, che aiuta la squadra, un buon attaccante. Quello che mi fa sentire attaccante è quando concludo le azioni dei miei compagni. Per essere un attaccante completo mi manca il colpo di testa, però sono migliorato rispetto a tanti anni fa”.

ll gol più bello in Champions League?
“Contro la Lokomotiv Mosca all’Olimpico, perdevamo 1-0 e poi vincemmo 2-1. Io feci il gol decisivo, in contropiede”.

E il gol più importante, sempre in Champions?
“Il più importante è un altro, quello contro il Real Madrid, quando vincemmo 1-0. Fu significativo per me, per la squadra, perché erano tanti anni che una squadra italiana non vinceva al Bernabeu. Quando sai che rimane una cosa scritta, e rimane scritta col proprio nome, è ancora più significativa. E poi il Real Madrid, dopo la Roma, era la squadra che seguivo con più attenzione perché mi piaceva come giocava, il suo stadio, la Spagna. Era la mia seconda squadra”.

A livello internazionale, sei stato spesso criticato per il tuo carattere
“Quando sei giovane, non hai l’esperienza internazionale, quella che posso avere in questo momento. Poi, crescendo, si acquisisce sicurezza, carattere, diventi uomo e le cose cambiano. Avrò avuto qualche reazione in più, avrò sbagliato qualche partita. Era il mio modo di essere. Sono contento perché ho sempre mantenuto la stessa condizione. Quando ti giudicano per quello che non sei, da’ fastidio. Adesso avranno capito veramente com’ero prima e come sono adesso”.

Sulla scelta di rimanere a Roma
“Se fossi andato via, se senti la gente non mi avrebbe mai cacciato. Adesso dicono è un limite perché non è andato mai via. Uno, è una decisione che ho preso io sin da piccolo, il sogno mio era quello di rimanere a vita a Roma perché qui ho tutto, sto bene. E’ normale che si vince meno rispetto ad altri club, però è una scelta di vita che ho fatto io personalmente perché come ho sempre detto vincendo qua una volta è come se vincessi dieci volte da altre parti. Però, sinceramente, quello che dice la gente non mi interessa più perché se riescono a criticare un giocatore che ha fatto più di 200 gol vuol dire che di calcio non ci capiscono niente”.

Su Raul e il Pallone d’Oro
“Un giocatore così forte, che ovunque è andato ha segnato, ha vinto tutto quello che si poteva vincere e poi non ha mai vinto il Pallone d’Oro, penso che sia uno scandalo. Tanto loro già lo sanno chi deve vincere il Pallone d’Oro perché un giocatore così che fa 20-30 gol, vince la Champions League, vince lo scudetto e non vince il Pallone d’Oro vuol dire che è già tutto scritto”.

E Totti Pallone d’Oro?
“Credo che l’anno dell’Europeo del 2000 sia stato l’anno migliore, l’anno dopo abbiamo vinto lo Scudetto, siamo andati bene in Champions League, quello è stato l’anno in cui potevo lottare per vincerlo, però non ho ancora capito come si vince il Pallone d’Oro”.

Su Ibrahimovic
“E’ un giocatore che sa fare la differenza, completo, è migliorato tantissimo e sta trascinando l’Inter. Forte fisicamente, bravo tecnicamente, in questo momento è uno dei giocatori più forti al mondo”.

Cosa non ti piace di questo calcio?
“Di questo calcio non mi piace la violenza perché calcio e violenza sono due parole ben diverse. Il calcio deve essere divertimento e passione, l’unione tra la squadra del cuore e le famiglie allo stadio. E’ una cosa gravissima andare allo stadio con i coltelli, le pistole e le accette per andare a vedere una partita di calcio. Penso che sia un’assurdità che assolutamente deve cambiare perché il calcio deve essere una passione per tutti, per chi lo gioca, per chi lo tifa e per chi lo vive”.

Sull’uccisione di Gabriele Sandri. Lo conoscevi?
“Lo conobbi tantissimo tempo fa, quando feci una festa di compleanno e lui suonò alla mia festa”.Mi disse pure: “Io sono della Lazio, non so se metterò tutta musica carina”. Era una battuta scherzosa, che ci stava. Era un ragazzo serio, educato, che aveva tanta voglia di vivere. Un ragazzo che vorrebbero tutti come amico. Purtroppo è successo questo brutto episodio, sempre per una partita di calcio. Sinceramente non so come sia stata la dinamica, come sia successo, so che dopo questo fatto ci debba essere giustizia. Basta con questi episodi che fanno male a tutti, ma soprattutto alla famiglia. Ho conosciuto la madre, il fratello e il padre e hanno un grande carattere e la forza di reagire anche se non è semplice, però hanno dimostrato di essere una famiglia unita, con tanti valori e poi sono riusciti ad aprire una fondazione per Gabriele. Questo fa capire quanto ci tenevano al figlio e quanto vogliano che non si ripetano più questi episodi.

Sulla moviola in campo. Sei favorevole?
“Sono favorevole perché purtroppo l’arbitro può sbagliare perché è una persona sola ed è difficile decidere in un centesimo di secondo. Mettendo la moviola in campo come fanno nel basket, hai più secondi per decidere, hai più possibilità di fare meno sbagli. E poi tutta la gente ha la possibilità di rivedere quello che succede. Quando c’è un rigore c’è sempre chi contesta, si perdono sempre dei secondi quindi trenta secondi per vedere se è rigore o no, ci stanno”.

Al Mondiale il quarto uomo ha visto nel monitor la testata di Zidane a Materazzi.
“Il monitor ci ha fatto diventare quasi Campioni del Mondo. Zidane così non ha calciato i rigori e per noi è stato importante. Noi dalla panchina non avevamo visto la testata di Zidane a Materazzi. Fortunatamente il quarto uomo aveva il televisore in campo e, d’accordo col delegato UEFA e con l’arbitro, l’ha buttato fuori”.

E’ vero che la Roma non compra una punta perché Totti non la vuole?
“Dicono un sacco di fesserie. Totti vuole una squadra competitiva per vincere tutto quello che è possibile, per cui è doveroso comprare giocatori di un certo calibro. E se dovessero arrivare Toni o Van Nistelrooy, Totti sarebbe solo contento. E non solo loro. Più siamo, meglio è”.

da romanews.eu