venerdì 4 aprile 2008

CICINHO: ´PASSIAMO NOI, IL MANCHESTER NON MI HA IMPRESSIONATO MOLTO


Le dichiarazioni del difensore della Roma, Cicinho, che ha risposto alle domande degli utenti di Uefa.com
Sei rimasto impressionato dal Manchester martedì?
"
No, non mi ha impressionato. Sapevamo che sarebbe stato molto difficile. Penso che abbiamo giocate bene avendo le nostre opportunità. Sono una buona squadra e hanno disputato una buona gara".

Qual'è il campionato più duro per un difensore, quello spagnolo o quello italiano?
"Quello italiano. Ci sono più palle alte e bisogna stare sempre attenti. In Spagna si gioca più palla a terra".

Qual'è il tuo obiettivo principiale nel calcio?
"Vorrei giocare un altro Mondiale. Giocando da titolare per il Brasile, visto che ai Mondiali in Germania nel 2006 stavo soprattutto in panchina".

Hai intenzione di giocare per la Roma anche nelle prossime stagioni?
"Sì, è quello il mio piano. Ho un contratto di quattro anni e mi sono adattato molto bene. La gente mi vuole bene, non ho intenzione di andarmene".

Zico o Pelè?
"Zico. Perché l'ho visto giocare. Pelé è il re, ma io voto Zico".

Si dice che preferisci giocare sulla corsia destra, tuttavia hai dimostrato le tue qualità anche su quella sinistra. Per te rappresenta un problema giocare sulla sinistra?
"No, non è un problema. Non è la mia posizione e credo di poter giocare meglio come terzino destro. Ho comunque fatto bene e sono solo una parte di un gruppo di giocatori".

Il calcio per te è uno stile di vita o semplicemente una professione?
"È un lavoro. Lo amo e mi fa piacere, ma resta comunque un lavoro".

Chi è per te il miglior giocatore al mondo?

"Farei tre nomi: Kaká, Messi e Cristiano Ronaldo. Sono giocatori completi".

Se potresti scegliere un giocatore con cui giocare, di chi si tratterebbe?
"Kaká"

Pensi che la Roma ha la possibilità di battere il Manchester la prossima settimana e di passare il turno?
"Sì, abbiamo una chance, è ancora possibile e dobbiamo crederci. Abbiamo battuto per due volte il Real Madrid quest'anno e ciò dimostra che siamo una squadra forte. Possiamo anche battere il Manchester United".

Com'è la vita a Roma e qual'è la tua opinione riguardo a Luciano Spalletti?
"La vita a Roma è abbastanza bella e tranquilla, seppure la città è abbastanza frenetica. Il clima è stupendo, fa più caldo che nell'Europa settentrionale. Mi sono ambientato molto bene nella società e ora mi ci trovo bene. Per quanto riguarda Spalletti, lo reputo il miglior tecnico in Italia. È una persona molto divertente, gioca e scherza sempre con tutti. Con lui si può lavorare benissimo, non ho mai lavorato con un tecnico con questo senso dell'umorismo".

Che pensi delle possibilità della Roma di vincere lo scudetto in questa stagione?
"Penso che le nostre chances siano molto buone, stiamo passando un momento migliore rispetto all'Inter. Hanno diversi problemi all'interno dello spogliatoio e un calendario più difficile, dovendo giocare il derby contro il Milan e contro la Fiorentina. Dobbiamo sfruttare al meglio questo momento".

Quale calciatore era il tuo idolo da ragazzino?
"Il mio idolo era Maradona. Lo vedevo giocare ed era il più forte per me".

In molte delle partite che hai giocato per la Roma, sei partito dalla panchina. Che ne pensi, e cosa farai per convincere Spalletti di schierarti tra i titolari?
"Finora ho giocato più partite dall'inizio che partendo dalla panchina. Sono uno dei pochi giocatori che hanno disputato tutte le gare stagionali, escluse quelle che ho saltato per squalifica. Ciò mi dà molta fiducia. Spalletti lavora in maniera diversa e ricorre spesso al turn-over, perciò non ci sono dei titolari veri. Questo turn-over funziona bene e la squadra sta facendo risultati. Fondamentlmente sento che il tecnico conta su di me".
Sei d'accordo che i calciatori giovani dovrebbero firmare il loro primo contratto da professionista per le società che li hanno cresciuti?
"Credo che un calciatore deve fare quello che reputa migliore per lui. È importante non illudersi sulle cose facili che il calcio porta con sé, bisogna vagliare opinioni diverse e scegliere la migliore".
Cosa hai provato quando dopo la partita con il Manchester United game quando i tifosi della Roma hanno continuato a incitare i loro giocatori nonostante la sconfitta?
"I nostri tifosi riconoscono quel che abbiamo fatto in questa stagione. Non è per una partita che il lavoro svolto da Spalletti in tutti questi anni va gettato via. I nostri tifosi hann visto che abbiamo fatto una buona partita, abbiamo avuto le nostre opportunità, ma infine abbiamo perso. Il calcio è fatto così. Quel che è successo alla fine è stato bellissimo, ci siamo sentiti fianco a fianco con i nostri tifosi".

Che effetto ha avuto l'assenza di Totti nella partita col Manchester martedì?
"Ci è mancato molto. Nonostante il suo infortunio è stato molto importante per noi in questa stagione. Del resto viene rispettato molto e incute timore agli avversari, devono raddoppiare la loro attenzione per marcarlo. Totti fa la differenza e ci è mancato".

Cosa hai provato tornando al Santiago Bernabeu e giocando contro la tua vecchia squadra?
"Era diverso, ma sono stato accolto bene. Quando sono stato sostituito, il pubblico mi ha applaudito. Non mi rammarico per aver lasciato Madrid, credo però di aver lasciato un buon ricordo e se un giorno dovesse esserci l'opportunità di tornarci, non avrei problemi".

Com'è Roma paragonata a Madrid, ti ci trovi a tuo agio?
"Roma è più calda e credo che ci siano più cose da fare. Roma è più simile a San Paulo, dove abitavo prima di trasferirmi in Europa. Il traffico è abbastanza caotico".
Ci sono possibilità che il Fenerbahce elimini il Chelsea dalla Champions League?
"La possibilità c'è, possono puntare al pareggio nel ritorno. Il Fenerbahce sta facendo bene, hanno un allenatore brasiliano e dei buoni giocatori brasiliani. Credo che ce la possono fare".
Pietro: So che da bambini tutti hanno una squadra preferita, per quali squadre tifavi da ragazzino e se è il caso, ne sei rimasto affezionato?
"La mia squadra preferita era il Botafogo di Ribeirão Preto, dove sono cresciuto. Quando poi ho giocato per il San Paolo sono diventato un s
ão-paulino".

Credi di aver raggiunto i tuoi obiettivi da calciatore o credi di poter vincere altro in carriera?
"Ci sono ancora molte cose da fare. È vero, ho raggiunto gran parte dei miei obiettivi, come quello di giocare per un grande club in Brasile, arrivare in nazionale e di giocare nei principali campionati europei. Come già detto in precedenza, vorrei partecipare a un altro Mondiale e credo che ci siano ancora tanti titoli da vincere. Sono pronto per le prossime sfide".

Diresti che il Manchester United sia stata la squadra più forte che la Roma ha affrontato quest'anno?
"Sì. Abbiamo disputato molte partite toste, ma probabilmente il Manchester era l'avversaria più ostica, giocando un calcio diverso e non eravamo abituati al loro ritmo. Contro di loro devi restare attento per tutto il tempo, sono bravi nel gioco aereo e molto veloci in contropiede. Avevamo fatto una grande partita a Old Trafford nella fase a gruppi e credo che abbiamo disputato anche una buona gara martedì".
fonte romanews.eu

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